Nuovo smartphone in casa Asus: è arrivato Zenfone MAX Pro M1
Al fianco degli ultimi ZenFone 5, la taiwanese Asus ha presentato recentemente anche ZenFone Max Pro M1 — un telefono che ha una sola missione: quella di garantire a chi lo usa l’autonomia più elevata possibile, senza però inficiare un’esperienza d’uso moderna e scattante. Per farlo, gli ingegneri del gruppo taiwanese hanno inserito nel dispositivo una batteria da ben 5000 mAh di capacità abbinata a un processore Snapdragon 636 che tra i propri vanti ha quello di un ottimo bilanciamento tra prestazioni e consumi.
Il look del telefono è basato su una scocca completamente metallica, ZenFone Max Pro M1 vanta un display full hd in 18:9 da 6 pollici. In mano è robusto, gli spigoli stondati aiutano a reggerlo comodamente e le sensazioni che il metallo restituisce al tatto sono piacevoli. Per nulla male la qualità del display lcd, che unisce una buona luminosità ad angoli di visione ampi, anche se i neri non esattamente inestricabili contribuiscono a ricordare che il punto di forza del telefono non è il comparto multimediale, bensì quello dedicato all’autonomia.
La piattaforma del telefono, oltre al già citato chip Snapdragon 636, comprende 4 gb di ram e 64 gb dedicati allo storage, espandibili con schede microsd sino a 2 Terabyte. Il sistema si muove fluido nella maggior parte dei casi, come del resto avveniva già su ZenFone 5, con il quale questo Max Pro M1 condivide il processore.
Il sistema operativo Android (in versione 8.1) è stato lasciato quasi intonso da Asus, fattore che influisce positivamente sulle risorse utilizzate dal sistema e, di conseguenza, sull’autonomia del telefono.
Quest’ultima si è rivelata stellare. Per diverse volte abbiamo provato a portare da 100 a 0 la batteria da 5000 mAh inserita nel telefono nel minor tempo possibile, ma in nessun ragionevole scenario siamo riusciti a farlo in meno di un giorno intero. Anche con la sveglia impostata presto al mattino, un rientro in tarda nottata e una giornata zeppa di email, foto scattate, aggiornamenti di app e svago su social e siti di streaming, ZenFone Max Pro M1 ha resistito fino all’ultimo con un 20% di autonomia residua.
La missione diventa decisamente meno impossibile quando le giornate a disposizione aumentano, ma al di fuori di test specifici chiunque sappia usare il telefono con un po’ di oculatezza e sfruttando le opzioni per il risparmio energetico inserite nel sistema operativo potrà far durare la batteria del telefono anche due giorni, perfino facendo l’altalena tra connettività wi-fi e 4G in viaggio.
Asus ha dotato il suo telefono di una doppia fotocamera posteriore da 13 + 5 Mpixel e di una unità anteriore da 8 Mpixel. L’interfaccia di scatto è piuttosto spartana, ma semplice da usare, mentre chi vuole scaricare velocemente la batteria risparmiata dal processore può girare video in 4K.
ZenFone Max Pro M1 del resto non è un gadget che si appella alla sensibilità estetica ma un prodotto pensato per essere inarrestabile; per rimanere acceso anche quando gli altri, più costosi e raffinati smartphone, issano bandiera bianca. All’eleganza privilegia la praticità — include un ingresso per jack audio e lettore per impronte, mentre allo slot per schede microsd se ne aggiunge un altro, separato, per la seconda scheda sim.