Cos’è una rete Mesh?
Per avere una connessione wireless veloce e affidabile non è sufficiente dotarsi di una linea ADSL o in fibra performante. Spesso la grandezza della nostra casa e la sua conformazione possono influire negativamente su come il segnale viene ricevuto in ogni stanza. Anche la tipologia di materiali con cui sono realizzati i muri che separano le stanze di casa hanno un impatto sulla potenza e la qualità del segnale WiFi. Non è necessario che abbiate una villa o una casa da più di 150 mq per sperimentare una cattiva qualità del WiFi. Il calo di performance si può sperimentare anche in piccoli appartamenti. Ecco perché, in tutti questi casi è utilissimo ricorrere alla creazione di una rete mesh (a maglie), una tipologia di connessione che consente di avere diversi nodi che ripetono in più punti il segnale WiFi trasmesso dal proprio router.
Come funziona una rete mesh
Il funzionamento di una rete mesh è molto semplice, sopratutto se per spiegarne l’utilizzo la paragoniamo ad una rete WiFi tradizionale:
- In una rete WiFi classica il modem/router o semplicemente il router irradia il segnale wireless. La potenza di questo segnale decresce man mano che ci si allontana dal router. Diminuendo la potenza del segnale decresce anche la velocità della connessione dei differenti dispositivi che la utilizzano.
- In una rete mesh invece al router sono connessi uno o più nodi che estendono la copertura del segnale, consentendo di raggiungere punti anche molto lontani rispetto alla fonte. I nodi di una rete mesh sono tutti accomunati dallo stesso SSID, un acronimo di “service set identifier”, cioè il nome che identifica la nostra rete WiFi.
L’aggiunta dei nodi della rete mesh avviene solitamente in modo molto semplice ed è stata resa immediata da tutti i produttori di dispositivi di rete, anche per utenti con poche conoscenze di networking.
Qual è la differenza rispetto a una rete Wi-Fi tradizionale?
Rispetto ad una rete WiFi tradizionale quella offerta da una rete mesh è una innovazione che migliora drasticamente la qualità e la portata del segnale wireless. Con una rete mesh ben configurata, grazie alla disposizione di nodi in più punti di una casa, non vi sono più punti morti (le cosiddette “dead zones”), zone in cui il segnale WiFi non arriva.
In una rete tradizionale il router è l’unico dispositivo che emette il segnale e la sua collocazione è fondamentale affinché tutti i dispositivi, dislocati nella varie stanza, possano captare al meglio la connessione.
Se volessimo sintetizzare al massimo: una rete WiFi classica è centralizzata, tutto dipende dal router, una rete mesh invece è distribuita dal router su più nodi.
Rete mesh WiFi: vantaggi
Come abbiamo visto l’utilizzo di una rete mesh è utile, principalmente, per aumentare la qualità e la portata di un segnale WiFi, ma vediamo quali sono tutti i vantaggi di questa soluzione:
- Scalabilità: una rete mesh è ampliabile a proprio piacimento aggiungendo più nodi all’occorrenza. Questo consente di aumentare la dimensione a seconda delle esigenze, garantendo una scalabilità elevata.
- Resistente ai problemi: se un nodo della rete mesh non funziona più per dei problemi tecnici, gli altri nodi subentrano in maniera totalmente trasparente per gli utilizzatori.
- Un unico SSID: la rete mesh appare con un unico SSID, questo consente di non cambiare mai la rete a cui si è connessi, anche se ci si sta connettendo ad uno dei nodi e non al router.
Le reti mesh, come abbiamo visto, sono eccellenti per migliorare la connettività wireless all’interno di una abitazione di grandi dimensioni. Inoltre sono molto semplici da utilizzare, una volta effettuato il setup iniziale, anche da persone che non abbiano dimestichezza con la connessione e disconnessione ad una rete WiFi. Trasmettendo un solo nome di rete infatti l’utente alle prime armi non avrà alcun problema perché sarà sempre connesso ad un solo SSID WiFi.
Rete mesh vs ripetitore WiFi: differenze
Spesso quando si hanno delle zone di casa senza connessione, o con una qualità bassa del segnale WiFi, il primo pensiero è quello di ricorrere ad un range extender, un ripetitore che amplifichi la portata del nostro router. Tuttavia il ripetitore non è, certamente, la soluzione migliore da scegliere, soprattutto se ci si può permettere una rete mesh.
Una rete mesh WiFi è in grado di coprire in modo capillare qualsiasi ambiente della nostra abitazione, creando dei nodi che agiscono come se fossero dei veri e propri router. Inoltre non vi è necessità di connettersi ad una rete differente, come quella creata da un ripetitore.
Volendo sintetizzare le differenze tra rete mesh e ripetitore WiFi possiamo dire che:
- Un ripetitore amplia la rete WiFi con lo stesso SSID del nostro router wireless.
- L’utilizzo di un ripetitore non garantisce una copertura ottimale di una casa molto grande.
- Il setup di un range extender risulta spesso più complicato della messa in funzione di un nodo di una rete mesh.
Come configurare una rete Mesh
La configurazione di una rete mesh WiFi è un’operazione abbastanza semplice e alla portata anche di utenti senza grosse competenze di networking. La configurazione varia in base al modello di router mesh scelto, ma possiamo elencare i passaggi fondamentali che vanno sempre compiuti:
- Individuare un punto a metà strada tra il router e le stanze a cui portare la connessione attraverso un nodo della rete mesh. Se si devono collocare più nodi andranno sempre posizionati in modo idoneo alla distribuzione delle stanze da servire. Ogni nodo della rete dovrà essere collegato ad una presa elettrica.
- Connettere il router mesh ad una porta ethernet del proprio modem qualora quello utilizzato non integri già la possibilità di creare una rete mesh.
- Scaricare l’apposita app che servirà per configurare il proprio router mesh e relativi nodi della rete.
- Connettere i nodi della rete alle prese elettriche e avviare l’associazione al router, verificandone il corretto funzionamento attraverso la web page di amministrazione.